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Allergie alimentari nel cane e nel gatto


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Le allergie alimentari rappresentano una patologia in crescente aumento nella clinica dei piccoli animali. Si tratta di una reazione avversa a uno o più componenti della dieta, mediata da meccanismi immunologici, che può manifestarsi con sintomi cutanei e/o gastrointestinali. Di seguito, analizziamo le cause, l’evoluzione epidemiologica, i segni clinici, gli approcci diagnostici e le opzioni terapeutiche.

Cause e meccanismo fisiopatologico

Le allergie alimentari sono classificate come reazioni avverse al cibo immuno-mediate. Il sistema immunitario, erroneamente, riconosce alcune proteine alimentari come patogeni e attiva una risposta immunitaria, prevalentemente di tipo IgE-mediata (reazione di ipersensibilità di tipo I) oppure non-IgE mediata (più frequentemente coinvolta nelle dermatiti croniche).

Le proteine comunemente responsabili includono:

  • Nel cane: manzo, pollo, latticini, grano

  • Nel gatto: pesce, pollo, latticini

Le molecole coinvolte sono spesso glicoproteine solubili in acqua, resistenti alla digestione e termostabili.

Perché sono sempre più frequenti?

L’aumento delle allergie alimentari nei pet può essere attribuito a diversi fattori:

  • Maggiore consapevolezza e diagnosi più accurate da parte dei veterinari.

  • Esposizione precoce e ripetuta agli stessi antigeni alimentari, con ridotta varietà nella dieta.

  • Microbiota intestinale alterato, che compromette la barriera mucosale e favorisce la sensibilizzazione.

  • Selezione genetica spinta, in alcune razze predisposte (es. West Highland White Terrier, Bulldog, Shar Pei).

Inoltre, la crescente industrializzazione degli alimenti per animali ha portato a un uso intensivo di ingredienti comuni, aumentando il rischio di sensibilizzazione.

Sintomi clinici

I segni clinici sono variabili e possono comparire in qualsiasi momento della vita dell’animale, anche se spesso si manifestano prima dei 3 anni.

Sintomi cutanei:

  • Prurito intenso non stagionale (soprattutto a muso, orecchie, zampe, regione perineale)

  • Otite esterna ricorrente

  • Dermatite eritematosa, alopecia, lesioni da grattamento

  • Piodermite secondaria

Sintomi gastrointestinali:

  • Vomito intermittente

  • Diarrea cronica o alternata

  • Flatulenza, borborigmi, feci molli

  • Difficoltà ad aumentare di peso o perdita di peso

In alcuni soggetti, i sintomi sono esclusivamente cutanei o gastrointestinali, ma più frequentemente si presentano in forma combinata.

Diagnosi

La diagnosi di allergia alimentare è di esclusione e si basa principalmente sulla dieta ad eliminazione seguita da una prova di provocazione.

1. Dieta ad eliminazione

  • Dura almeno 8-12 settimane

  • Somministrazione di una dieta contenente proteine e carboidrati mai ingeriti prima, oppure una dieta commerciale con proteine idrolizzate.

  • Nessun altro alimento, snack, o farmaco aromatizzato può essere somministrato.

2. Test di provocazione

  • Reintroduzione dell’alimento sospettato, osservando la ricomparsa dei sintomi entro 14 giorni.

Nota: i test sierologici per allergie alimentari (dosaggio IgE) non sono considerati affidabili e non sono raccomandati per la diagnosi.

Terapia e gestione a lungo termine

Non esiste una cura definitiva. La terapia si basa sulla gestione dietetica continua:

  • Dieta ipoallergenica permanente: a base di proteine idrolizzate o ingredienti “novel” (es. cervo, coniglio, patata dolce).

  • Monitoraggio delle recidive: può essere utile tenere un diario alimentare.

  • In alcuni casi, è necessaria una terapia anti-pruriginosa nei periodi iniziali, con antistaminici, corticosteroidi o oclacitinib (nel cane).

Consigli pratici per i proprietari

  • Non cambiare frequentemente dieta senza supervisione veterinaria.

  • Leggere attentamente le etichette degli alimenti commerciali.

  • Evitare snack, premi o farmaci non autorizzati durante la dieta ad eliminazione.

  • Segnalare qualsiasi sintomo nuovo al veterinario.

  • Mantenere costante il regime alimentare una volta identificata una dieta ben tollerata.

Conclusione

Le allergie alimentari nel cane e nel gatto sono patologie complesse che richiedono un approccio diagnostico sistematico e una gestione accurata. L’educazione del proprietario e la collaborazione con il medico veterinario sono fondamentali per ottenere un controllo duraturo dei sintomi e migliorare la qualità della vita dell’animale.

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