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L’importanza dell’igiene orale nel gatto

Introduzione

L’igiene orale nel gatto è un aspetto della salute troppo spesso trascurato. A differenza del cane, il gatto tende a mascherare i segni di dolore o fastidio, e questo porta i proprietari a sottovalutare la gravità delle patologie del cavo orale. Tuttavia, studi clinici dimostrano che oltre il 70% dei gatti sopra i tre anni sviluppa una forma di malattia dentale. Queste condizioni non sono solo fonte di dolore cronico, ma possono avere ripercussioni importanti sulla salute generale dell’animale.

Le principali patologie orali del gatto

  1. Gengivite

    • È l’infiammazione dei tessuti gengivali, spesso causata dall’accumulo di placca batterica.

    • I segni tipici sono arrossamento e gonfiore delle gengive, talvolta accompagnati da alitosi.

    • Se diagnosticata precocemente, è una condizione reversibile.

  2. Parodontite

    • È la progressione della gengivite non trattata.

    • Porta a perdita di attacco gengivale, retrazione della gengiva e mobilità dentale.

    • Può determinare la caduta dei denti e infezioni profonde che raggiungono l’osso alveolare.

  3. Stomatite cronica felina

    • È una delle malattie più complesse del gatto, caratterizzata da infiammazione diffusa e dolorosa della mucosa orale.

    • Spesso è correlata a disfunzioni del sistema immunitario e alla presenza di infezioni virali (FIV, FeLV, calicivirus).

    • I gatti affetti manifestano dolore intenso, rifiuto del cibo e dimagrimento.

  4. Lesioni odontoclastiche riassorbitive feline (FORL)

    • Sono lesioni progressive che distruggono la struttura dentale a partire dalla giunzione cemento-smalto.

    • Sono molto dolorose e spesso invisibili a occhio nudo: la diagnosi richiede radiografie dentali.

    • Possono colpire singoli denti o l’intera dentatura.

Sintomi da riconoscere

I segni clinici delle malattie orali nei gatti non sempre sono evidenti. Alcuni campanelli d’allarme sono:

  • Alitosi persistente (spesso segno di infezione batterica).

  • Scialorrea (salivazione eccessiva).

  • Difficoltà nella masticazione: il gatto può lasciare cadere il cibo o prediligere alimenti morbidi.

  • Perdita di peso e inappetenza: la difficoltà a mangiare riduce l’assunzione di nutrienti.

  • Sanguinamento dalle gengive o tracce ematiche sul pelo.

  • Comportamenti anomali come irritabilità, sfregamento del muso o isolamento.

Poiché i gatti raramente vocalizzano il dolore, la sottovalutazione dei sintomi è frequente: ecco perché il controllo veterinario è essenziale.

Conseguenze sistemiche

L’infezione cronica del cavo orale non è un problema isolato. I batteri presenti nella bocca possono entrare nel torrente ematico (batteriemia) e depositarsi in organi come:

  • Reni → peggioramento di insufficienza renale cronica, molto comune nel gatto anziano.

  • Cuore → endocarditi batteriche.

  • Fegato → epatopatie secondarie.

Questo legame tra salute orale e salute sistemica è ormai ben documentato, e sottolinea l’importanza della prevenzione.

Diagnosi

La valutazione del cavo orale nel gatto richiede spesso una visita in anestesia generale, perché l’animale difficilmente permette un’ispezione completa da sveglio.
Gli strumenti diagnostici includono:

  • Esame clinico diretto del cavo orale.

  • Radiografie dentali intraorali, fondamentali per individuare le lesioni riassorbitive.

  • Esami di laboratorio per valutare lo stato generale dell’organismo, soprattutto nei soggetti anziani.

 

Prevenzione e gestione

La prevenzione delle malattie orali feline si basa su più livelli:

  1. Visite veterinarie periodiche

    • Un controllo annuale è raccomandato per tutti i gatti, e ogni 6 mesi nei soggetti anziani o già affetti da patologie.

  2. Detartrasi professionale

    • La rimozione di placca e tartaro con ultrasuoni, effettuata in anestesia, è il trattamento più efficace.

    • Dopo la pulizia, i denti vengono lucidati per rallentare la riformazione della placca.

  3. Igiene domiciliare

    • Spazzolatura dei denti con spazzolini e dentifrici specifici per gatti: è il metodo più efficace, ma va introdotto gradualmente.

    • Alimenti e snack dentali: crocchette formulate per ridurre la placca grazie a consistenza e principi attivi.

    • Additivi nell’acqua o gel orali: riducono la proliferazione batterica e migliorano l’alito.

  4. Gestione delle patologie croniche

    • Nei casi di stomatite grave, possono rendersi necessarie terapie farmacologiche immunomodulanti o, nei casi più estremi, l’estrazione totale dei denti, che paradossalmente migliora la qualità della vita del gatto.

 

Conclusioni

L’igiene orale nel gatto non è solo una questione estetica: è un fattore determinante per la salute e il benessere generale. Prevenire e trattare le malattie dentali significa ridurre dolore cronico, migliorare la qualità di vita e diminuire il rischio di complicanze sistemiche.

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