1. Dolore cronico: definizione e basi fisiopatologiche
Il dolore cronico, a differenza di quello acuto, persiste oltre il normale tempo di guarigione ed è spesso associato a condizioni degenerative (come l’artrosi), neoplastiche o neurologiche.
Dal punto di vista fisiopatologico, il dolore cronico si sviluppa per:
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sensibilizzazione periferica: iperattività dei nocicettori a livello dei tessuti lesionati;
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sensibilizzazione centrale: alterazioni nei circuiti spinali e sovraspinali che amplificano la percezione dolorosa;
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coinvolgimento di mediatori pro-infiammatori (citochine, prostaglandine, NGF – Nerve Growth Factor).
2. Terapie farmacologiche classiche
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FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei): inibiscono la cicloossigenasi (COX-1 e COX-2), riducendo la produzione di prostaglandine. Principali molecole: carprofene, firocoxib, cimicoxib, meloxicam. Sono la base del trattamento dell’artrosi ma vanno usati con cautela nei soggetti con patologie renali o gastrointestinali.
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Oppioidi: tramadolo, buprenorfina, morfina (soprattutto in contesto oncologico). Agiscono sui recettori μ, κ e δ, modulando la trasmissione nocicettiva.
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Glucocorticoidi: meno utilizzati per la gestione a lungo termine per i noti effetti collaterali, ma talvolta indicati in specifici quadri infiammatori.
3. Terapie innovative
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Anticorpi monoclonali anti-NGF: molecole che neutralizzano il Nerve Growth Factor, mediatore centrale nella trasmissione del dolore cronico. Attualmente disponibili:
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Bedinvetmab (cane)
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Frunevetmab (gatto)
Questi farmaci hanno dimostrato un miglioramento significativo della mobilità e della qualità di vita in animali con artrosi, con un profilo di sicurezza molto favorevole.
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Gabapentin e Amantadina: modulano rispettivamente il dolore neuropatico e la sensibilizzazione centrale, spesso utilizzati in combinazione con i FANS.
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Medicina rigenerativa: infiltrazioni intra-articolari di plasma ricco di piastrine (PRP) o cellule staminali mesenchimali: riducono l’infiammazione e favoriscono la riparazione tissutale.
4. Integratori e nutraceutici
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Condroprotettori: glucosamina, condroitin solfato, MSM, acido ialuronico – contribuiscono alla protezione della cartilagine articolare.
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Acidi grassi omega-3 (EPA e DHA): effetto antinfiammatorio grazie alla modulazione della produzione di eicosanoidi pro-infiammatori.
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Curcumina, boswellia serrata e antiossidanti: sostanze naturali che riducono lo stress ossidativo e l’infiammazione.
5. Gli ALIAmidi: un nuovo approccio al dolore e all’infiammazione
Gli ALIAmidi (Autacoid Local Injury Antagonist amides) sono molecole lipidiche endogene che svolgono un ruolo fondamentale nella modulazione della risposta infiammatoria e del dolore. Tra queste, la più studiata in veterinaria è la PEA (palmitoiletanolamide).
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Meccanismo d’azione:
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modulazione dei mastociti e delle cellule gliali, che giocano un ruolo cruciale nella sensibilizzazione periferica e centrale del dolore;
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interazione con recettori nucleari (PPAR-α) e canali ionici TRPV1;
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effetto “ALIAmide”: autoregolazione endogena dei processi infiammatori locali.
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Applicazioni cliniche:
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dolore cronico da osteoartrosi;
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dolore neuropatico;
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dermatopatie pruriginose con componente infiammatoria.
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Vantaggi:
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ottima tollerabilità e sicurezza;
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utilizzo come terapia di supporto associata ai farmaci tradizionali, con riduzione della necessità di dosaggi elevati di FANS o oppioidi.
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6. Terapie fisiche e complementari
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Fisioterapia veterinaria: idroterapia, esercizi di rinforzo, stretching assistito.
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Laserterapia, magnetoterapia, TENS: efficacia nel ridurre dolore e infiammazione locale.
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Agopuntura: supporto nei casi refrattari o come coadiuvante delle terapie tradizionali.
7. Conclusioni
Il trattamento del dolore cronico nel cane e nel gatto richiede un approccio multimodale, che integri farmaci tradizionali, terapie innovative, nutraceutici (inclusi gli ALIAmidi) e fisioterapia.
La personalizzazione del protocollo terapeutico e il monitoraggio costante da parte del veterinario sono fondamentali per garantire all’animale non solo una riduzione del dolore, ma soprattutto un miglioramento della qualità di vita.