
La gestione del cane aggressivo è un tema di grande rilevanza per la sicurezza pubblica, la tutela del benessere animale e la serenità della convivenza civile. Questo articolo vuole fornire una guida pratica e scientificamente fondata su come prevenire e affrontare l’aggressività nel cane, con un focus sugli obblighi legali, le buone pratiche educative e le corrette modalità di convivenza tra cani e persone.
Quando e dove è obbligatorio l’uso della museruola secondo la normativa vigente
Secondo l’Ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013, prorogata più volte, tutti i proprietari di cani devono portare con sé una museruola (rigida o morbida) durante le uscite in luoghi pubblici. L’uso effettivo è obbligatorio:
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In caso di rischio concreto per l’incolumità di persone o animali.
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Su richiesta delle autorità competenti.
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Su mezzi di trasporto pubblici, dove spesso è richiesta anche in presenza del guinzaglio.
La normativa non obbliga l’uso costante, ma ne impone la disponibilità immediata e l’applicazione in situazioni di pericolo. Il mancato rispetto può comportare sanzioni amministrative.
Razze e obblighi specifici: esistono cani “pericolosi”?
L’Italia non ha più una lista ufficiale di razze pericolose dal 2009. La responsabilità del comportamento del cane ricade interamente sul proprietario, indipendentemente dalla razza.
Tuttavia, il veterinario può segnalare cani con comportamenti aggressivi ricorrenti, e l’ASL può disporre:
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Obbligo di percorso rieducativo con un veterinario comportamentalista.
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Obbligo di utilizzo permanente della museruola e guinzaglio.
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Stipula di una polizza assicurativa.
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Divieto di accesso a luoghi pubblici.
Cosa prevede la legge in caso di aggressione
Aggressione tra cani
In caso di aggressione tra cani che comporta lesioni, il proprietario dell’animale aggressore può essere ritenuto civilmente responsabile e dover risarcire i danni. Se l’aggressione è prevedibile (per storia comportamentale nota), possono esserci anche conseguenze penali per omessa custodia.
Aggressione a persone
L’aggressione a una persona è un evento grave. La normativa prevede:
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Denuncia presso le autorità sanitarie e giudiziarie.
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Visita comportamentale obbligatoria da parte del veterinario ASL.
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Possibili restrizioni severe o, nei casi estremi, eutanasia per motivi di pericolosità pubblica.
Il proprietario può essere perseguito per lesioni colpose, con sanzioni pecuniarie e penali.
Prevenire l’aggressività: educazione e socializzazione
La prevenzione inizia sin dai primi mesi di vita del cane e si basa su:
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Socializzazione precoce con altri cani, persone e ambienti.
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Educazione coerente con regole chiare e premi per i comportamenti positivi.
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Attività fisica e mentale regolare, per scaricare energia e ridurre lo stress.
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Evitare punizioni fisiche che generano paura e frustrazione.
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Rivolgersi a un educatore o veterinario comportamentalista in presenza di segnali di disagio o aggressività (ringhi, fissare intensamente, tensione muscolare, scatti improvvisi).
Convivenza tra cani nei parchi, nei luoghi pubblici e nei condomini
La convivenza tra cani è possibile solo se mediata da proprietari responsabili. Ecco alcune regole fondamentali:
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Conoscere il proprio cane: non tutti amano il contatto con altri animali.
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Entrare nelle aree cani solo se l’animale è socializzato.
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Rispettare la segnaletica (es. zone per cani piccoli e grandi separate).
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Evitare giochi troppo fisici o risorse contese (palline, ciotole).
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Nei condomini, educare il cane a non abbaiare e a non essere aggressivo verso altri cani o condomini. È utile un percorso rieducativo se necessario.
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Guinzaglio sempre in città (lunghezza massima 1,5 metri), per evitare incontri improvvisi e non gestibili.
Consigli pratici per i proprietari
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Non minimizzare comportamenti aggressivi: un ringhio è un campanello d’allarme.
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Rivolgersi al veterinario comportamentalista prima che l’aggressività diventi cronica.
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Mantenere un atteggiamento calmo e coerente con il proprio cane.
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Assicurarsi che il cane sia sano, perché alcune patologie (ipotiroidismo, dolori cronici) possono aumentare l’aggressività.
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Non forzare il contatto con altri cani se l’animale mostra disagio.
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Utilizzare strumenti di sicurezza come museruola e pettorina nei casi consigliati.
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Informare chi si prende cura del cane (dog sitter, amici, parenti) delle sue eventuali criticità.
Conclusioni
La gestione del cane aggressivo richiede consapevolezza, preparazione e responsabilità. Prevenire è sempre la scelta migliore, e il supporto di un veterinario, insieme a un educatore cinofilo, può fare la differenza per la sicurezza di tutti e il benessere dell’animale.