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Il cervello del cane. Cosa sappiamo davvero?


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Il cervello del cane è una macchina sorprendente. Non solo regola le funzioni vitali e i movimenti, ma è anche capace di apprendere, ricordare, risolvere problemi e provare emozioni. Grazie a numerosi studi scientifici, oggi conosciamo meglio il funzionamento di questo straordinario organo e possiamo comprendere più a fondo il legame tra cane e proprietario.

1. Anatomia del cervello canino

Il cervello del cane fa parte del sistema nervoso centrale e si suddivide in diverse regioni funzionali:

  • Telencefalo: contiene gli emisferi cerebrali, sede della corteccia, responsabile di pensiero, memoria e percezione.

  • Diencefalo: include talamo e ipotalamo, che regolano fame, sete, temperatura e ormoni.

  • Tronco encefalico: controlla le funzioni vitali come battito cardiaco e respirazione.

  • Cervelletto: coordina equilibrio e movimenti fini.

Il peso del cervello canino varia a seconda della taglia del cane, ma rappresenta in media lo 0,5% del peso corporeo.

2. Funzioni cognitive e sensoriali

Il cane possiede capacità cognitive e sensoriali avanzate:

  • Olfatto: l’area olfattiva è enormemente sviluppata. Il bulbo olfattivo è circa 40 volte più grande di quello umano, permettendo ai cani di percepire molecole odorose in quantità minime.

  • Vista e udito: sono funzionali per riconoscere gesti, suoni e toni vocali.

  • Apprendimento associativo: il cane collega stimoli e risposte, imparando comandi, gesti e situazioni.

 

3. Neuroplasticità e apprendimento

Il cervello canino è plastico: può modificarsi in risposta all’esperienza. Questo spiega perché:

  • I cani che ricevono stimolazione mentale regolare mostrano maggiore agilità cognitiva.

  • L’addestramento basato su rinforzi positivi migliora l’apprendimento e rafforza le connessioni neuronali.

  • L’interazione quotidiana stimola le aree legate all’attenzione, alla memoria e all’anticipazione.

 

4. Invecchiamento cerebrale e disfunzioni

Con l’età, il cervello può sviluppare alterazioni degenerative. La Sindrome da Disfunzione Cognitiva Canina (SDCC) è l’equivalente canino della demenza senile.

Sintomi comuni:

  • Disorientamento

  • Perdita di abitudini apprese

  • Insonnia o vocalizzazioni notturne

  • Ridotta interazione con il proprietario

Gestione: integratori neuroprotettivi, dieta specifica e stimolazione cognitiva possono aiutare a rallentare il declino.

5. Intelligenza canina: memoria, linguaggio, emozioni e problem solving

Memoria

I cani possiedono:

  • Memoria a breve termine, utile per apprendere in tempo reale.

  • Memoria a lungo termine, che permette di ricordare persone, luoghi, comandi per anni.

  • Una possibile memoria episodica implicita, secondo studi (Fugazza et al.) su cani capaci di imitare azioni osservate tempo prima.

Linguaggio

Il celebre Chaser, Border Collie studiato da Pilley, riusciva a riconoscere oltre 1.000 parole. La maggior parte dei cani apprende tra 20 e 165 parole, ma l’apprendimento può essere notevole se stimolato costantemente.

Problem Solving

I cani sanno risolvere problemi, specialmente se motivati. In caso di difficoltà, spesso cercano lo sguardo del proprietario, segno di intelligenza sociale. Alcune razze come Border Collie e Barbone eccellono nei test di logica e strategia.

Emozioni

Grazie a un sistema limbico ben sviluppato, i cani provano emozioni primarie: gioia, paura, rabbia, sorpresa. Risonanze magnetiche (fMRI) hanno mostrato che il nucleo caudato si attiva in risposta a stimoli positivi (voce del proprietario, cibo), come accade nel cervello umano.

6. Curiosità e studi sorprendenti

Sanno contare

Secondo uno studio pubblicato su Biology Letters, i cani possono distinguere tra quantità differenti (es. due vs. tre crocchette), mostrando sorpresa se il numero cambia improvvisamente.

Riconoscono le emozioni umane

Esperimenti dell’Università di Vienna mostrano che i cani discriminano volti felici da quelli arrabbiati e tendono a evitare espressioni ostili. Un comportamento influenzato dall’attivazione delle aree cerebrali legate all’elaborazione sociale.

Hanno gusti musicali

Uno studio dell’Università di Glasgow ha evidenziato che i cani si rilassano ascoltando reggae e soft rock, mentre sono meno recettivi a musica classica o pop. Alcuni canili hanno iniziato a usare musica per ridurre lo stress.

Sognano durante il sonno

I cani entrano in fase REM e mostrano attività motoria (scatti, vocalizzazioni). Secondo Stanley Coren, sognano eventi quotidiani come giocare o inseguire altri animali.

Zampe preferite

Come gli umani sono destrorsi o mancini, anche i cani mostrano lateralizzazione cerebrale: usano più frequentemente una zampa rispetto all’altra, un possibile segno di dominanza emisferica.

Capiscono tono e significato

Uno studio ungherese (Università Loránd Eötvös) ha dimostrato che i cani usano l’emisfero sinistro per elaborare le parole e il destro per interpretare il tono. Per questo anche parole neutre pronunciate con tono affettuoso suscitano una reazione positiva.

Conclusione

Il cervello del cane è molto più di un organo: è la sede di emozioni, apprendimento e relazioni. Conoscere il suo funzionamento ci aiuta a migliorare la qualità della vita dei nostri animali e a rafforzare il legame che ci unisce.

Vuoi stimolare la mente del tuo cane? Usa giochi cognitivi, routine coerenti, comandi variabili e… non dimenticare il tono della voce. Il tuo cane ti capisce, molto più di quanto immagini.

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