
Il carcinoma squamocellulare (SCC) è uno dei tumori cutanei più comuni nei gatti, particolarmente aggressivo e spesso localizzato su aree prive di pelo o scarsamente pigmentate, come il naso, le orecchie e le palpebre. È una neoplasia maligna che origina dagli strati superficiali dell’epidermide, caratterizzata da un’invasività locale elevata e un rischio di metastasi relativamente basso nelle fasi iniziali. Tuttavia, se non trattato tempestivamente, può compromettere gravemente la qualità di vita dell’animale.
In questo articolo analizzeremo in dettaglio cos’è il carcinoma squamocellulare, perché si sviluppa, quali sono i suoi sintomi, le terapie disponibili e le strategie di prevenzione.
1. Cos’è il carcinoma squamocellulare?
Il carcinoma squamocellulare è un tumore maligno epiteliale che deriva dalla proliferazione incontrollata delle cellule squamose della pelle. Queste cellule formano lo strato superficiale dell’epidermide e, in condizioni normali, subiscono un continuo rinnovamento. Tuttavia, quando sono esposte a stimoli cronici dannosi, come radiazioni ultraviolette (UV) o agenti chimici irritanti, possono trasformarsi in cellule tumorali. La neoplasia è altamente invasiva a livello locale, con una crescita progressiva che distrugge i tessuti circostanti. Nelle fasi avanzate, può ulcerarsi e diventare necrotica, esponendo l’animale a infezioni secondarie. Il rischio di metastasi ai linfonodi o ad altri organi è inferiore rispetto ad altri tumori, ma non può essere escluso completamente.2. Perché si forma il carcinoma squamocellulare?
La principale causa del carcinoma squamocellulare nel gatto è l’esposizione cronica ai raggi ultravioletti (UV), specialmente nei soggetti con mantello chiaro o aree cutanee prive di pigmentazione. Altri fattori predisponenti includono:- Fotodanno cutaneo: i gatti che trascorrono molto tempo all’aperto, esposti alla luce solare diretta, sono più a rischio.
- Infiammazione cronica o traumi ripetuti: ferite cutanee non cicatrizzate possono favorire la trasformazione neoplastica delle cellule.
- Infezione da papillomavirus felino: alcuni studi suggeriscono che il Feline Papillomavirus (FcaPV-2) possa avere un ruolo nella carcinogenesi.
- Sostanze chimiche cancerogene: contatto con catrame, fumo di sigaretta o sostanze tossiche ambientali.
- Padiglioni auricolari (margini delle orecchie)
- Naso e ponte nasale
- Palpebre e rima labiale
3. Sintomi del carcinoma squamocellulare
Il carcinoma squamocellulare inizia spesso come una lesione cutanea apparentemente innocua, che progressivamente si evolve in una forma più aggressiva. I segni clinici variano a seconda dello stadio della malattia:Stadio iniziale (Cheratosi attinica o SCC in situ)
- Crosticine o ipercheratosi su aree esposte al sole
- Perdita di pelo localizzata
- Eritema (rossore) cutaneo
Stadio avanzato (SCC infiltrante)
- Ulcerazioni croniche non cicatrizzanti
- Lesioni sanguinanti o crostose
- Necrosi tissutale e infezioni secondarie
- Dolore locale con alterazioni comportamentali (apatia, ridotta toelettatura)
4. Terapie disponibili
Il trattamento del carcinoma squamocellulare dipende dalla dimensione, localizzazione e stadio di avanzamento della neoplasia. Le principali opzioni terapeutiche includono:1. Chirurgia (Escissione chirurgica)
È il trattamento di scelta nelle lesioni localizzate e di piccole dimensioni. L’asportazione deve essere radicale, con margini di sicurezza ampi (minimo 5 mm) per ridurre il rischio di recidiva. In alcuni casi, potrebbe essere necessario:- Amputazione parziale del padiglione auricolare (se il tumore è sulle orecchie).
- Rinoplastica parziale (se coinvolge il naso).
2. Crioterapia
Indicato per tumori superficiali o in fase iniziale. Utilizza azoto liquido per congelare e distruggere le cellule tumorali.3. Radioterapia
Efficace nei casi in cui la chirurgia non sia praticabile. Può essere utilizzata in combinazione con altre terapie per ridurre la massa tumorale prima dell’intervento.4. Terapia fotodinamica (PDT)
Tecnica innovativa che sfrutta un fotosensibilizzante attivato dalla luce per distruggere selettivamente le cellule tumorali. Ha il vantaggio di preservare i tessuti sani circostanti.5. Chemioterapia e immunoterapia
La chemioterapia sistemica ha un ruolo limitato, ma può essere utilizzata nei tumori avanzati. Alcuni farmaci topici come imiquimod o inibitori della COX-2 (es. piroxicam) possono rallentare la progressione della malattia.5. Prevenzione del carcinoma squamocellulare
La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di carcinoma squamocellulare nei gatti predisposti. Alcune strategie efficaci includono:- Limitare l’esposizione al sole, soprattutto nelle ore più calde della giornata.
- Applicare creme solari feline su orecchie e naso (senza ossido di zinco, tossico per i gatti).
- Monitorare regolarmente la cute, individuando precocemente eventuali lesioni sospette.
- Evitare il fumo passivo, che può aumentare il rischio di tumori cutanei e orali.
- Alimentazione ricca di antiossidanti, per supportare il sistema immunitario.
6. Consigli per i proprietari
Se il tuo gatto presenta lesioni cutanee persistenti o croste su aree esposte al sole, è essenziale:- Portarlo dal veterinario per una diagnosi precoce. Un esame citologico o una biopsia sono essenziali per distinguere il carcinoma da altre dermatopatie.
- Non trascurare le ulcere cutanee. Se una ferita non guarisce entro due settimane, potrebbe essere un segno di neoplasia.
- Proteggerlo dal sole. Se il gatto è bianco o ha aree prive di pigmento, ridurre il tempo all’aperto.
- Seguire attentamente il protocollo terapeutico. Dopo la chirurgia, è fondamentale evitare che il gatto si lecchi la ferita e seguire le indicazioni per la gestione del dolore e delle infezioni.